17 Maggio 2019
Circa un paio di anni fa HP si è suddivisa in due aziende. Mentre HP Inc. si occupa della divisione PC, delle stampanti e di altre tecnologie più focalizzate verso il lato consumer, HP Enterprise lavora a progetti rivolti al mondo di servizi e hardware di rete a livello enterprise. Tra questi c'è anche The Machine, un sistema che ripensa dalle fondamenta il concetto di elaborazione dei dati in cui il componente principale non è più il processore, ma la memoria. L'architettura, chiamata MDC (Memory-Driven Computing), esisteva finora solo a livello teorico, ma è finalmente stata dimostrata in pratica.
Si tratta solo di un prototipo rudimentale, ma dimostra che tutto funziona: nodi di elaborazione che condividono una memoria super-veloce ma permanente, data link basati su processori a fotoni e il software scritto ad hoc necessario per far funzionare il tutto.
Anche se servirebbero molti più nodi e molta più memoria per realizzare il potenziale dell'architettura, HP Enterprise ha ottime ragioni per essere ottimista: le simulazioni teoriche indicano che un sistema del genere potrebbe garantire una velocità di esecuzione del codice fino a 8.000 volte superiore a un tradizionale PC. E anche se l'interesse primario di HP Enterprise è l'hardware di rete per server, questa rivoluzione potrebbe interessare tutte le classi di dispositivo, fino agli indossabili e l'IoT.
La strada per rendere l'architettura praticabile, tuttavia, è ancora molto lunga. Un tipo di memoria con velocità analoghe a quelle della normale RAM ma non volatile dovrebbe essere presentata da HP non prima del 2018-2019, e lo stesso vale per i chip basati sui fotoni.
Commenti
Sarebbe interessante capire se fosse applicabile alle gpu
Uff solo per aziende, quindi noi staremo con le CPU caccaminchia elettriche. :(
Ovviamente scherzo...queste ricerche sono davvero affascinanti, e spero di vederne qualcuna concretamente realizzata.
Piano piano
E sempre un inizio
Pura fantascienza, oggi, ma in fondo è stato così per molte scoperte tecnologiche.
"chip basati su fotoni" cioè? Quantistici o che comunicano con fotoni?